A cura di Marina Grazioli
Due linguaggi del profondo, in grado di attingere alla sfera emotiva bypassando la mente. Dal testo poetico e dal testo autobiografico si genera un testo che i linguisti definiscono
genotesto
In grado di portare alla luce la autenticità esperienziale della propria scrittura interiore, in un testo che appare sulla carta come
fenotesto.
Entrambi i linguaggi concorrono a dare voce “al bisogno di ogni persona di essere accolta e reinterpretata, rivissuta e reincarnata da chi ci sopravvive” in un processo di guarigione “che affina la sensibilità ed acuisce gli aspetti della spiritualità” D. Demetrio.