A cura di Ersilia Risari
La Musicoterapia ha origini lontane nel tempo, ma solo nel XIX secolo è stata ufficialmente utilizzata in alcuni ospedali per alleggerire le sofferenze dei ricoverati e ha cominciato a strutturarsi in vera e propria disciplina.
La musica è un potente aiuto: è immediata, non ha bisogno di risposte culturali per essere apprezzata ed arriva al nostro “dentro” in modo diretto, senza il filtro della ragione. Per questo è efficace.
Come tutte le forme di arteterapia, non ha bisogno dell’ausilio di molte parole: l’ascoltare musica, il produrre musica, diventa momento terapeutico, e di conseguente benessere, in se stesso.
L’azione della musica prescinde dalla nostra mente: suscita echi e ricordi, emozioni nascoste o negate, nodi che anche a distanza di tempo ci fanno soffrire. Con la musica possono emergere, dalla musica possono essere elaborate, ed espresse: quando si dà nome e cittadinanza a quanto ci fa soffrire, comincia il percorso di guarigione.
Le nostre proposte di musicoterapica sono rivolte sia ai singoli, sia a piccoli gruppi.
Si possono articolare, secondo le esigenze, in:
- momenti di ascolto di brani musicali di vario genere, rivolti alla ricerca della tipologia di musica che può aiutare a stare meglio, anche in situazioni di malessere;
- momenti di produzione attraverso la metodologia del dialogo sonoro, per dare voce al proprio stato d’animo con l’aiuto di strumenti musicali;
- attività collegate musica/colore; musica/autobiografia, per enucleare le tematiche presenti nel proprio vissuto.